Le città malinconiche di Butyrsky
Prendete un tardo pomeriggio autunnale in una grande città, di quelli con la nebbia che bagna l’asfalto delle strade,
mettetevi in sottofondo Nude dei Radiohead indietronici. Le luci dei lampioni sempre accese si riflettono sfocate, i vetri dei locali appannati dall’interno animano ombre dai movimenti lenti. Le foglie della betulle diventano gialle e cadono, sbuffi di aria calda si condensano ed escono dai tombini.
Da San Francisco a Venezia questo è ciò che succede nelle opere di Alexey Butyrsky. Un’artista russo che immortala la malinconia in un realismo sognante.