I disturbi del sonno in un viaggio da incubo
Avete presente il momento della notte in cui vi svegliate, guardate la sveglia e sono sempre le 3:33?
Cominciate a fissare il soffitto e a chiedervi se è statisticamente possibile che l’insonnia vi colga sempre alla stessa ora oppure che forse qualcuno vi sta mandando qualche sorta di messaggio subliminale. Le luci delle macchine che passano fuori sulla strada si intrecciano con gli spiragli delle finestre e cominciate a seguire triangoli luminosi impazziti che si rincorrono. I muri si fanno morbidi e sembrano avvicinarsi. Se foste un bambino quello sarebbe il momento in cui avreste bisogno dell’abbraccio di vostra mamma, se foste poco più che adolescenti vi infilereste gli auricolari e comincereste ad ascoltare in loop il vostro pezzo preferito, se foste adulti comincereste a pensare a tutte le cose da fare, se foste in là con gli anni a pensare ai ricordi che non avete dimenticato.
Quando succede a me, mi spruzzo la melatonina e non mi ricordo più nemmeno come mi chiamo.
Si intitola Slow Wave questa animazione in CG dell’artista Andy Kennedy, videomaker, musicista, animatore di Brooklyn, NY.
Il titolo di questo esperimento visivo prende spunto dallo stadio SlowWaveSleep che caratterizza il sonno profondo.
Le più alte soglie di risveglio sono osservate in questo momento del riposo. Una persona si sentirà tipicamente più instupidita quando risvegliata in questi stadi e la performance mentale può risultare alterata per un periodo che può arrivare fino a 30 minuti circa.