Imballaggi ecologici per rispettare l’ambiente
È finalmente arrivata la notizia ufficiale che Ikea dirà addio al polistirene espanso, una delle sostanze plastiche che occupano 1/3 dei volumi delle discariche.
Al posto degli imballaggi classici si ricorrerà a versioni riciclabili e fibrose, come ad esempio la carta ondulata e in cellulosa modellata, abbandonando di fatto l’utilizzo del materiale plastico nocivo per l’ambiente.
Il Mushroom Packaging, questo il nome dato da Ecovative, è il sistema di imballaggi ecologici che sostituirà quello attuale.
Vengono combinati i miceli (fibre dei funghi simili alle radici di una pianta) insieme agli scarti agricoli e fatti proliferare dentro agli stampi. I miceli continuano a crescere fino a riempirli. Alla fine del processo il calco viene solidificato e può essere usato come imballaggio. A differenza del polistirolo che ha bisogno di migliaia di anni per decomporsi, il Mushroom Packaging si distrugge dopo appena qualche settimana nella terra.
Ma le novità non sono finite.
La Ranpack ha messo a punto un’alternativa ecologica al pluriball che garantisce una protezione al 100% naturale, riciclabile e riutilizzabile. Unisce la capacità antishock degli alveoli in carta a nido d’ape alle proprietà antigraffio della carta velina. Questo nuovo sistema riduce anche il consumo di altri imballaggi. Colla e nastri adesivi non serviranno più, gli alveoli a nido d’ape sono autobloccanti e incastrandosi perfettamente fra loro sigillano i pacchi autonomamente.
Altre multinazionali starebbero per imboccare questa strada. Chissà che questi colossi diano il buon esempio per invertire la tendenza autodistruttiva che era stata presa.